Ognuno di noi conosce il proprio corpo e soprattutto si riconosce nel corpo, il nostro corpo è il segno naturale della nostra identità, è attraverso di lui che ci rappresentiamo. Probabilmente, ognuno a proprio modo, ogni mattina o durante il corso della giornata sente il bisogno di comandarsi il “prendersi cura”; di occuparsi del proprio benessere.
Tale bisogno può nascere quando fa male la schiena, quando la pancia è gonfia, o quando la testa scoppia come punta da piccoli aghi. A volte, non tutte le storie sono comparabili. Esplicitarsi tale bisogno non è sufficiente per dare il via a quella catena di azioni che possono soddisfare tali esigenze. Subentrano una serie di giustificazioni, come ad esempio il poco tempo a disposizione, che allontanano per un attimo dall’occuparsi del proprio benessere. Passato tale attimo, come spesso accade, il disturbo si ripropone ed eccoci dentro il circolo vizioso del rimandare o del non Pre –Occuparci dei nostri malesseri fisici.
Una possibilità è provare a cogliere le occasioni che si presentano durante le nostre giornate, ad esempio nel luogo di lavoro. Come si può fare, considerando che buona parte del tempo che abbiamo a disposizione lo passiamo in azienda, seduti davanti al computer o facendo avanti e indietro dalla scrivania alla fotocopiatrice? Come prenderci cura del nostro benessere psico- fisico? Vediamo come, in piccolo, ognuno può trovare la risposta adatta per sé stesso.
Le occasioni nel luogo di lavoro possono essere diverse, e magari possono sembrare piccole e inutili, ma possono dare valore alla nostra giornata e al nostro benessere.
' 'Alcuni piccoli consigli: Ad esempio, si possono creare o condividere momenti conviviali (come la pausa pranzo) con i colleghi di lavoro. Questo può essere un modo per occuparsi di sé stessi nel caso in cui la condivisione possa essere un modo per distrarsi e condividere pasti salutari. Magari c'è chi preferisce rilassarsi in solitaria; scegliendo di uscire dall’azienda e trovare un percorso gradevole per farsi una passeggiata; nell’isolato stesso o passeggiando per un parco.''
Questi sono solo alcuni esempi; che assumono valore in base a ciò che per ciascuno è più importante: la passeggiata non vale per tutti allo stesso modo come momento per distendere i muscoli, qualcun altro potrà preferire fare esercizi seduto alla scrivania. Ovvio che non ci si aspetta che durante l’orario di lavoro si possano fare pause infinite e si possa passeggiare dove si vuole. Quindi, non la si vuole fare facile, l’invito è cercare le risorse e le piccole occasioni del luogo in cui ci troviamo per migliorare il nostro benessere.
- Rispondere alla domanda: “di cosa ho bisogno?”;
- Esplorare lo spazio e ciò che ci circonda in azienda, considerando anche i tempi e le possibilità, e individuare quale occasione potrebbe rispondere ai propri bisogni;
- Farlo. Adesso sfrutta l’occasione!
Potrà essere difficile all’inizio e le giustificazioni saranno tante, eppure prova a descrivere in un altro modo il tempo che passi a lavoro e osserva come può cambiare anche la percezione del tempo stesso (ad esempio dando valore ai dieci minuti di passeggiata in pausa pranzo).
Articolo scritto e curato dal nostro partner Nutrihome, In collaborazione con la Dott.ssa Agata Gulisano, psicologa e specializzanda in psicoterapia interazionista. Nutrihome offre consulenza nutrizionale a domicilio per i dipendenti delle aziende della rete Jointly; e consulenze dirette alle aziende per la costruzione di piani alimentari aziendali.