Avere tra le braccia un neonato da accudire ci rende felici e ci appaga, ma non sempre tutto è rose e fiori: la stanchezza prende il sopravento e il senso di responsabilità ci destabilizza. Pian piano si cercano nuovi equilibri con noi stesse, con il nostro compagno e con il nostro bambino: qualcuna ci riesce da sola, qualcuna con il supporto di un'altra persona, l'importante è che riusciamo ad affrontare la maternità in modo consapevole e più naturale possibile.
Ma addentriamoci nel vivo dell'articolo! (Prossimamente magari affronterò il tema della maternità).
Ci siamo! Che siano passati tre oppure nove mesi, è arrivato il momento di rientrare al lavoro dopo la maternità. Comincia per noi mamme un periodo non facile da un punto di vista psicologico e organizzativo. Ansia da prestazione, senso di disorientamento, scarsa autostima, inadeguatezza sono alcune delle emozioni che si provano.
I sensi di colpa sono sia sul fronte lavorativo (non lavoro abbastanza, sono poco concentrata, devo chiedere permessi per gestire imprevisti riguardanti il bambino ecc...) che sul fronte familiare (trascorro poco tempo con mio figlio, quando rientro a casa sono stanca e non riesco a fare nulla ecc...).
Tranquille! Ci siamo passate tutte e... siamo sopravvissute per fortuna! In base alla mia esperienza personale e professionale, e grazie alle mamme che ho seguito nel percorso di rientro al lavoro, posso dire che possiamo contare sulla nostra "valigetta degli attrezzi" per tirar fuori la nostra capacità di adattamento e affrontare questo periodo in modo strategico e sereno.
Di seguito vi darò qualche piccolo suggerimento in proposito. E' fondamentale, prima di tutto, che il rientro al lavoro non sia vissuto come una rinuncia al ruolo materno.
- Abbandoniamo l'idea della perfezione. Evitiamo di comportarci come Wonder Woman e di voler essere presente in qualunque situazione e al top delle nostre energie fisiche e mentali. La perfezione non esiste, rincorrerla non ha senso, accettiamoci con le nostre umane imperfezioni che ci rendono uniche.
- Iniziamo a fare piccole cose da sole. Prima di indossare nuovamente gli abiti della donna in carriera, abituiamoci a stare un po' di tempo senza il nostro bambino, anche per poco tempo inizialmente, per poi aumentare pian piano giorno per giorno. In questo modo ci prepariamo sia noi che il nostro bambino al distacco.
- Scegliamo con cura a chi affidare il bambino. Molti dei nostri sensi di colpa nascono dall’ idea di affidare il nostro bambino a qualcun altro, pertanto la scelta deve essere presa per tempo e ben ponderata. Che si scelga il nido, i nonni o una tata non importa; è importante invece essere sicure della decisione presa e non avere ansia e preoccupazione.
- Apprezziamo tutte le nuove abilità. Torneremo al lavoro con nuove capacità acquisite nel periodo di maternità: multitasking, gestione del tempo, problem solving, organizzazione e pianificazione strategica. Sicuramente ci aiuteranno anche nella gestione del nostro lavoro.
- Chiediamo supporto. Non dobbiamo avere paura di chiedere aiuto alle persone che ci stanno vicino per tutto ciò che non riusciamo a fare: saremo più serene pensando che possiamo contare sull'aiuto di qualcuno nei momenti in cui siamo in affanno.
- Parola d'ordine calma e positività. Ci vorrà sicuramente del tempo per essere scattanti nel lavoro, è normale avere una bassa concentrazione iniziale e sentirsi impacciate. Diamoci dei piccoli obiettivi quotidiani, restando sempre positive e ottimiste in quanto ci stiamo riappropriando di un nostro ruolo e di uno spazio tutto nostro.
Infine, ritornando al nostro bambino, dobbiamo ricordarci che anche lui tirerà fuori le sue capacità di adattamento e instaurerà nuove relazioni positive durante la nostra assenza. Inoltre, riabbracciarsi dopo una giornata lavorativa sarà appagante ed avrà un effetto benefico: si ridurranno ansia e stress per lasciare spazio al buonumore.
Mi preme concludere affermando che per il benessere globale di noi donne è necessario; ritrovare e accudire tutti i ruoli che fanno parte della nostra identità e della nostra vita, non dimentichiamocelo mai!