Scritto da Jointly | Feb 23, 2022 11:00:00 PM
I Caregiver italiani: 7 milioni di persone, invisibili ma fondamentali
L’Italia è uno dei Paesi più vecchi al mondo: oggi quasi un cittadino su quattro,
il 23,4%, ha più di 65 anni e l’età media della popolazione è di 45,9 anni. La presenza di una quota estremamente significativa di persone anziane è dovuta – oltre all’innalzamento dell’aspettativa di vita - alla progressiva riduzione del tasso di natalità, che ha trasformato la struttura famigliare, rendendola sempre più mono-generazionale e nucleare, minando quindi quella rete di supporto informale da parte dei parenti che l’ha contraddistinta nel dopo guerra.
Una popolazione più anziana significa anche più fragile:
oggi solo la metà (54%) delle persone tra i 60 e i 64 anni è in buona salute, ma
il welfare “primario” riesce a soddisfare solo una minima parte della crescente domanda di assistenza, meno del 15%. Così quasi
una famiglia su due (40%) rinuncia a curarsi perché non riesce a sostenerne i costi
[1], e quando si tratta di prendersi cura di una persona anziana o non auto-sufficiente, il carico di cura ricade sui parenti più prossimi.
* * *
In Italia i caregivers – le persone cioè che volontariamente si fanno carico della cura di un parente anziano o non auto-sufficiente -
sono
oltre 7 milioni e per uno su quattro di loro (il 25%) si tratta di un vero e proprio secondo lavoro, con più di 20 ore settimanali dedicate alla cura del proprio famigliare
[2]. Chi può, in termini economici, si fa aiutare ricorrendo al privato:
nel 2021 la spesa di welfare delle famiglie ha raggiunto il valore di 136,6 miliardi, pari al 7,8% del Pil
[3], dove la salute (38,8 miliardi) e l'
assistenza agli anziani (29,4 miliardi) rappresentano da sole la metà del totale.
I Caregiver non sono più soli
In questo scenario,
il welfare privato ha un ruolo strategico nel supportare famiglie e caregivers, che in base ad un’indagine Jointly
[4] sono particolarmente affaticati: il mancato riconoscimento del loro ruolo e l’assenza di supporto non solo crea
stress e
malessere, ma può diventare un costo per l’azienda in termini di
assenze e
malattie. Per dare una risposta a questi nuovi bisogni
, Jointly ha deciso di consolidare
l’offerta Jointly Care®, - la
soluzione modulare e flessibile a
supporto dei caregivers - con l’ingresso nel capitale di
Badacare, start up innovativa a vocazione sociale che, attraverso una piattaforma online, supporta le famiglie nel trovare assistenti familiari e badanti affidabili e con esperienza.
Anna Zavaritt - giornalista e contributor Jointly * * *
[1] “Bilancio di Welfare delle famiglie italiane 2022”, Cerved
[2] Dati dell’associazione Anziani e non solo, Cooperativa sociale partner di Jointly
[3] “Bilancio di Welfare delle famiglie italiane 2022”, Cerved
[4] Survey Jointly Voice 2020