Gli elementi fondamentali per capire il Work-Life Balance
Albert Einstein diceva che
“la vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio, devi muoverti”. Questo concetto si applica molto bene anche al Work-Life Balance, dal momento che l’equilibrio personale deriva dal bilanciamento tra il conoscere se stessi e i propri bisogni e il mettersi in moto per raggiungere gli obiettivi prefissati seguendo i propri valori. Tutto questo
rapportandosi con il contesto sociale e relazionale in cui si è immersi. Uno dei motori principali nel raggiungimento dell’equilibrio privato-lavorativo è la
motivazione, ovvero l’energia e la costanza messe in atto per raggiungere un obiettivo, che nasce e si sviluppa a partire dai bisogni. I
bisogni personali e sociali ci consentono di stabilire una gerarchia tra le priorità e ci guidano verso il raggiungimento di un obiettivo primario. In altre parole la commistione tra bisogni e valori direziona i comportamenti. Per fare un esempio: a chi non è mai capitato di vivere un momento di particolare solitudine? In questo caso l’obiettivo primario consiste probabilmente nel soddisfare il bisogno di socialità: la tendenza sarà quindi quella di dedicare più tempo ai propri affetti o a prendere parte a situazioni di collettività per ritrovare il benessere emotivo. Porre l’attenzione sui
bisogni primari non significa, però, dimenticarsi dei propri doveri: è comunque necessario rispondere alle regole della società mantenendo gli impegni, ma indirizzando più tempo ed energie a ciò che in quel momento sembra guidare la nostra motivazione.
Gli ostacoli alla Work-Life Balance
Perché non siamo sempre in grado di avere un corretto equilibrio tra la sfera personale e quella professionale?
- Il primo ostacolo è il pilota automatico, ovvero la tendenza a compiere azioni radicate e di routine senza tenere in considerazione il benessere mentale
- Il secondo ostacolo è la perseverazione, ovvero la ripetizione di un comportamento, anche quando questo non è (o non è più) efficace per il raggiungimento di un obiettivo
- Il terzo ostacolo si può individuare nella mancata accortezza verso i nostri bisogni interni, legati sia alla sfera fisiologica che a quella emotiva