Sisal, da sempre, ha dimostrato attenzione nei confronti delle tematiche legate alla genitorialità: è negli ultimi 8/ 9 anni che Il percorso di attenzione è diventato sempre più concreto.
In particolare, anni prima del Covid, quando, in via sperimentale nel 2015, abbiamo lanciato il primo pilota di smartworking, che voleva, nella sua accezione più ampia, migliorare la flessibilità e diminuire i tempi casa lavoro, così da liberare tempo e poter gestire con sinergia gli impegni privati con quelli lavorativi.
Successivamente gli interventi sono diventati sempre più organici fino a costruire un vero e proprio filone di “Genitorialità Sostenibile in azienda” che vive di iniziative, confermate nel tempo e nuove, che arricchiscono di valore l’esperienza di essere genitori in Sisal.
Gli strumenti messi a disposizione possono essere racchiusi in tre macro aree:
È un percorso in continua evoluzione: da un lato, c’è un costante ascolto delle esigenze, che evolvono nel tempo, delle nostre persone e, dall’altro lato, la messa a terra delle diverse iniziative a supporto che vengono raffinate su base periodica per incrementare il loro valore.
Una volta implementato il processo di identificazione delle esigenze e definizione delle relative iniziative, le ulteriori evoluzioni sono state sicuramente legate al modo di comunicare queste iniziative e alla possibilità di arrivare a tutti. Un elemento importante e differenziante, anche in termini di accompagnamento di un cambiamento culturale in questo spazio.
Successivamente, abbiamo elevato il modo in cui le iniziative sono state realizzate, sempre più co-costruite e nate da strumenti multi-canale di ascolto delle nostre persone.
Le ultime evoluzioni riguardano l’opportunità di fare rete con altre aziende per condividere best practice e modalità innovative di gestione della tematica.
Infine, quella di ripensare al concetto di genitorialità nella maniera più inclusiva, anche includendo il più possibile tutti i colleghi, anche chi sta pensando di diventare genitore e magari è interessato e ne vuole sapere di più.
La mappatura dei benefici è sicuramente un tema caro ai nostri progetti. Cerchiamo di monitorare costantemente alcuni indicatori, come, ad esempio, i risultati delle engagement survey, su cui le persone possono condividere le loro percezioni e sentiment.
Monitoriamo anche puntualmente le singole iniziative per capire se hanno un impatto sulla soddisfazione, sia in termini di numero di persone che aderiscono all’iniziativa, sia in termini di soddisfazione verso l’iniziativa stessa.
infine, in caso di uscita di una persona, attraverso una intervista, verifichiamo se ci sono tematiche che hanno guidato tale scelte, anche in termini di iniziative sul Wellbeing.
In definitiva ci sono benefici sia per le persone che per l’azienda. Il primo è legato alla crescita personale e professionale, che se ben accompagnata da un sostegno economico e un supporto formativo, porta a sviluppare nuove competenze.
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Intervista a cura di Anna Zavaritt - giornalista e contributor Jointly