Giovani Caregiver: quando il welfare è fatto dai più piccoli
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Insieme al nostro partner Anziani e non solo parliamo di un argomento poco conosciuto ed inadeguatamente supportato, quello dei giovani caregiver, ponendoci in prima linea nell'ascolto e nella definizione di strumenti di welfare in grado di aiutarli ad alleggerire il carico di cura. Ma cosa vuol dire essere giovani caregiver? Quali impatti può avere una missione del genere sui ragazzi nel loro sviluppo? Come poterli aiutare? Proviamo insieme a rispondere.
Chi è il Giovane Caregiver:
I giovani caregiver sono definiti a livello internazionale come:'' Bambini e giovani fino ai 18 anni di età che rivestono un ruolo significativo nel prendersi cura di un membro della propria famiglia bisognoso di assistenza, prestando cura in modo continuativo e assumendosi delle responsabilità che normalmente verrebbero associate ad un adulto''.Nei fatti, si tratta spesso di figli, fratelli, nipoti o – in qualche caso – giovani genitori di persone affette da disabilità fisiche o mentali, da malattie terminali o croniche o da dipendenze che si trovano a svolgere, con diverse intensità, un’ampia gamma di mansioni di aiuto domestico e assistenza emotiva, in misura significativamente maggiore rispetto ai propri coetanei non caregiver e attività di assistenza alla persona (aiuto nel bagno, nell’igiene intima…). Nonostante non ci siano dati accurati e si stimi una presenza elevata di sommerso, si stima che almeno il 7,3% dei maschi e il 6,9% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni (circa 391.000 persone) si prendano cura di adulti o anziani fragili (Istat 2015)