Politiche di Welfare: come misurare l’impatto sociale ed economico
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La
sostenibilità è ormai entrata nell’agenda dei vertici aziendali se non per una scelta etica, per esigenze di business. Per rispondere ai propri investitori o partner commerciali, sempre più attenti agli standard internazionali come gli SDGs dell’ONU, ma anche per dialogare con consumatori sempre più esigenti e – ultimo ma non meno importante – per rispettare un quadro normativo sempre più stringente. Ma un impegno generico non basta, e anzi rischia di essere controproducente se non si traduce in progetti e risultati. Per le società quotate
è ormai un obbligo chiarire strategia ed obiettivi rispetto agli ESG -
acronimo inglese per i temi legati all’
ambiente, agli
aspetti sociali e ai
temi di governance societaria – e illustrarne i risultati attraverso standard internazionali di rendicontazione, come il
GRI (
Global Reporting Initiative). Per queste aziende, l’ultima parola sull’impatto del loro operato - sulla sua autenticità e efficacia - ce l’hanno il mercato e gli investitori, che sono sempre più attenti. Nell’ultima lettera Larry Fink, amministratore delegato del fondo americano Black Rock ha spiegato che “l’autenticità di un’impresa rispetto a questi temi ne determina in sostanza anche la sostenibilità finanziaria sul lungo termine”.
E può – numeri alla mano – convincere il management dell’efficacia oltre che della bontà di queste misure, ottenendo nuove risorse ed impegni più sfidanti.