Quali sono le modalità di erogazione e i relativi vantaggi fiscali?
Contributi welfare CCNL: per il dipendente non costituiscono reddito imponibile ai fini fiscali e previdenziali e per l’azienda sono costi aziendali deducibili al 100%.
Contributi welfare unilaterali on top: per il dipendente non costituiscono reddito imponibile ai fini fiscali e previdenziali. Per l’azienda sono al 100% deducibili per importi entro la soglia dei fringe benefit (258,23€ all’anno) o quando l’erogazione avviene come adempimento di un obbligo definito in un regolamento aziendale; in assenza del regolamento aziendale è ammessa la deducibilità entro il limite del 5/1000 del costo del lavoro indicato in bilancio
Conversione del premio di risultato (PDR): i vantaggi fiscali sono previsti per i dipendenti con redditi annui inferiori a 80.000 € e per un importo convertito di massimo € 3.000 all’anno per dipendente. Come per i contributi welfare CCNL, quando il premio di risultato viene convertito in welfare, per l’azienda è prevista la piena deducibilità e per il dipendente gli importi convertiti non costituiscono reddito imponibile ai fini fiscali e previdenziali nel caso di conversione di premio di risultato è inoltre ammessa la possibilità di superare le soglie di deducibilità normalmente previste per la previdenza complementare (€ 5.164,57) e l’assistenza sanitaria integrativa (€ 3.615,20). Per i lavoratori con reddito superiore a € 80.000 annui gli accordi possono prevedere il riconoscimento del premio sotto forma di welfare, con la conseguente attribuzione dei medesimi benefici fiscali previsti per i dipendenti con redditi inferiori a 80.000 € annui, solo nel caso in cui non sia prevista come alternativa la sua conversione monetaria.
Le piattaforme di gestione dei Flexible Benefit e i crediti welfare
Per rendere acquistabili i servizi da parte dei dipendenti, le aziende scelgono di mettere a disposizione dei propri dipendenti una piattaforma dedicata al Welfare aziendale attraverso la quale è possibile, per il dipendente, navigare una ampia offerta di servizi e acquistarli attraverso i crediti welfare che l’azienda ha messo a sua disposizione sulla base della conversione del PDR o delle altre modalità di erogazione.
Scopri la piattaforma JOY di Jointly
Cosa succede se i dipendenti non spendono tutti i crediti welfare?
A seconda degli accordi sindacali e della regolamentazione sulle diverse modalità di erogazione, i crediti welfare non spesi possono essere convertiti in previdenza complementare o riportati ad anno nuovo.